Con una vision di Paolo Raineri qualche tempo fa avevamo già accennato all’opportunità per gli allenatori e le squadre, attraverso il ricorso all’analisi di Big Data, di scegliere non tanto il “giocatore migliore” ma “il giocatore giusto”, ovvero di individuare, a prescindere dal sesto senso di allenatore e dirigenti, la persona che serve in un certo contesto e in un dato momento. Una possibilità già presente da qualche anno, come testimoniato dal famoso caso della Oakland Athletics raccontato nel libro Moneyball di Michael Lewis che illustrava la rinascita di una squadra in difficoltà attraverso tecniche di reclutamento basate sui dati. Un’opportunità potenziata ora dalla tecnologia e dalla disponibilità di nuovi strumenti.
La scelta della formazione e il reclutamento dei giocatori non è certo l’unico modo per sfruttare al meglio la disponibilità e analisi di dati. Quali altri 5 cose impatteranno modificandolo il settore sportivo?
Monitoraggio dei giocatori con oggetti indossabili
I dispositivi IoT wearable costituiscono un valido aiuto per monitorare, per esempio, lo stato di salute dei giocatori, come le loro condizioni fisiche durante il gioco o lo stato di idratazione ed eventuale affaticamento. Adidas commercializza dispositivi che trasformano le maglie in “maglie connesse” (miCoach) che mostrano all’allenatore parametri fisici in tempo reale del giocatore, come velocità, frequenza cardiaca e accelerazione. Dati che aiutano non solo l’allenatore a scegliere se far continuare nel gioco una stessa persona o no, ma contribuiscono a migliorare la pianificazione di allenamenti specifici finalizzati a migliorare le condizioni.
Maggior precisione arbitrale
Nel baseball è già ampiamente utilizzata la tecnologia, frutto di oltre 7 anni di ricerca e milioni di dollari investiti, denominata PITCHf/x®, che tiene traccia e registra velocità, posizione, traiettoria e altri dati dei lanci con grande precisione. Dati che aiutano (senza sostituire il giudizio ovviamente) le decisioni arbitrali.
Prevedere le preferenze dei fan
Grazie ai social network e agli analytics è possibile intercettare i desideri e le aspettative dei fan al fine di promuovere azioni di marketing mirate che possano soddisfarli. Molte squadre, come i New England Patriots, stanno studiando i bisogni dei supporter e proponendo applicazioni mobile specifiche che forniscono servizi utili a migliorare l’esperienza da spettatori di partite. La conoscenza delle aspettative dei tifosi consente anche un loro maggior coinvolgimento finalizzato a supportare le squadre.
Raccogliere (e collezionare) dati delle partite giocate
I dati che si possono collezionare durante una partita sono molteplici e preziosi per lo studio del “come si è giocato”. Raccoglierli a mano sarebbe impensabile ed è per questo che si stanno diffondendo dispositivi in grado di intercettare, attraverso sensori specifici, anche i movimenti di attrezzature sportive usate, palloni e giocatori al fine di tracciare movimenti, distanze e velocità. Per esempio SportVU ha sei telecamere in ogni arena NBA che raccolgono dati sui movimenti di ogni giocatore con una frequenza pari a 25 volte al secondo.
Costruire argomenti per le trattative contrattuali
Avere dati e analisi sulle prestazioni di giocatori e allenatori consente di disporre di utili argomenti in fase di contrattazione per l’acquisto o la cessione. E soprattutto permette di produrre prove tangibili della capacità o non capacità di una persona, influenzandone la valutazione in positivo o in negativo.