SOCIETY | 10 Ago 2020

5 saggi IT da leggere a Ferragosto

Consigli di lettura su innovazione digitale e dintorni

Puntuale come la canzone tormentone dell’estate che ci gira in testa fino all’autunno inoltrato, torna l’elenco dei libri consigliati da portare con noi in vacanza. Al mare, in montagna, in collina, i giorni di riposo diventano occasione di riflessione e approfondimento in compagnia di un buon libro che parli di un tema di nostro interesse, come sono il digitale e l’innovazione per i lettori di Ingenium.

Quali libri mettere in valigia, dunque?

INTELLIGENZA ARTIFICIALE. L’IMPATTO SULLE NOSTRE VITE, DIRITTI E LIBERTÀ

di Alessandro Longo e Guido Scorza

Le pagine del libro sono da sfogliare e leggere non solo per comprendere di cosa parliamo quando utilizziamo il termine AI o Intelligenza Artificiale, ma anche per comprendere quanto sia già una realtà il ricorso a questa tecnologia e, proprio per questo, quanto sia importante coltivare la consapevolezza necessaria a comprenderne rischi e opportunità. “Il libro – scrive l’ex Garante Privacy Francesco Pizzetti nella prefazione – non è tanto una guida al futuro quanto uno stimolo agli uomini e alle donne di oggi a fare la propria parte, sapendo che il loro compito non è solo quello di capire cosa sta succedendo quanto quello di comprendere il nuovo mondo al fine di saper trovare i modi e le regole per permettere agli uomini e alle donne di oggi, ma soprattutto a quelli di domani, di essere e restare padroni della propria umanità riuscendo a vivere le contraddizioni proprie degli esseri umani nella salvaguardia del libero arbitrio”.

IL VERDE E IL BLU. IDEE INGENUE PER MIGLIORARE LA POLITICA

di Luciano Floridi

Una raccolta di “idee ingenue” come le definisce l’autore per sviluppare una politica, in una società dell’informazione come l’Italia, che possa coniugare il verde, l’economia green, circolare e dello share, con il blu dell’economia digitale. Un mix di colori trasformato in idee ingenue, ovvero “non nel senso che sono vuote di astuzia della ragione, nel calcolo furbo delle convenienze, o di cinismo opportunistico, nella valutazione del potere. Ma che sono svuotate intenzionalmente, a posteriori, con disincanto, ma senza disappunto”. Idee ingenuinizzate affinché possano farsi spazio in modo semplice per arrivare nelle agende politiche dei decisori e della società civile che può farsi promotrice della necessità di favorire un modo di vivere insieme centrato sulla qualità delle relazioni e dei processi, anziché sul consumo e sulle cose.

FAKE PEOPLE. STORIE DI SOCIAL BOT E BUGIARDI DIGITALI

di Viola Bachini e Maurizio Tesconi

La rete è invasa dai fake”. L’affermazione, contenuta nelle prime pagine del libro, accompagna chi legge non solo a comprendere il meccanismo delle notizie false, le famose fake news, ma anche dei bot, ovvero le macchine, che ne aiutano la diffusione. “Dietro un’utenza fasulla – si legge nel libro – si può nascondere una persona in carne e ossa, che si spaccia per qualcun altro per compiere azioni ben precise; con intenti nobili, come la promozione di diritti, o fraudolenti, dalla diffamazione allo stalking, fino alla manipolazione delle discussioni. Quando invece dietro l’account falso non si cela un umano ma un algoritmo… software programmati per svolgere un compito con un obiettivo ben preciso, analizzando le circostanze e decidendo autonomamente quale azione eseguire”. Gli autori, attraverso racconti di fake people scoperti e individuati e interviste ad hacker e professionisti del settore, aiutano a capire quali sono le sfide che affronta chi le false identità le crea e chi cerca di neutralizzarle.

INVISIBILI. COME IL NOSTRO MONDO IGNORA LE DONNE IN OGNI CAMPO. DATI ALLA MANO

di Caroline Criado Perez

La storia dell’umanità, così come è tramandata, è un enorme vuoto di dati”. La frase iniziale contenuta nella prefazione rivela già molto di questo libro che, attraverso esempi concreti, vuole far comprendere quanto l’assenza di dati di genere, il gender data gap, possa aver contribuito e contribuire ancora nella costruzione di un mondo ingiusto, che mette le donne in una condizione di difficoltà. “La mia tesi – scrive l’autrice – è che il vuoto dei dati di genere sia al tempo stesso causa ed effetto di quella sorta di non-pensiero che concepisce l’umanità come quasi soltanto maschile. Vi mostrerò che persino nel mondo iperrazionale, guidato da inflessibili supercomputer, le donne sono ancora in buona parte il secondo sesso di cui parlava Simone de Beauvoir, un secondo sesso che rischia di essere trattato – quando va bene – come una sottocategoria dell’umano”.

SOSTENIBILITÀ DIGITALE. PERCHÉ LA SOSTENIBILITÀ NON PUÒ PRESCINDERE DALLA TRASFORMAZIONE DIGITALE

di Stefano Epifani

Ultimo, non ultimo, il saggio sul digitale per la sostenibilità che vuole aiutare chi legge a ricostruire una dimensione di senso alla trasformazione digitale, che non è mai fine a se stessa, ma che rischia di diventare inutile e dispendioso esercizio nel momento in cui non è orientata a migliorare i processi, il modo di vivere e lavorare, il mondo in cui viviamo. Attraverso la storia di cinque personaggi in cui potersi specchiare, Epifani prende per mano il lettore e lo porta a sbirciare quei luoghi in cui Blockchain contribuisce a tracciare la filiera del legno e combattere così lo sfruttamento di boschi e foreste, o quello in cui grazie all’Intelligenza Artificiale i medici possono diagnosticare più in fretta e meglio una malattia, o l’altro in cui grazie ai social network si porta all’attenzione dell’opinione pubblica la disuguaglianza di genere.