PEOPLE | 17 Lug 2018

Blockchain e contraffazione: intervista al vicedirettore di EUIPO Andrea di Carlo

Quale il ruolo delle blockchain nella tutela della proprietà intellettuale?

Ogni anno si perdono in Europa 60 miliardi di euro in Unione Europea a causa della contraffazione. EUIPO è un’agenzia dell’UE, con sede ad Alicante in Spagna, che gestisce la registrazione dei marchi dell’Unione europea (MUE) e dei disegni o modelli comunitari registrati (DMC), al fine di proteggere la proprietà intellettuale (PI) in tutti gli Stati membri dell’UE.

“L’Osservatorio europeo sulle violazioni dei diritti di proprietà intellettualeafferma il vicedirettore EUIPO Andrea Di Carlo – è stato istituito nel 2009 per sostenere la protezione e l’applicazione dei diritti di PI nonché per combattere la crescente minaccia di violazioni in Europa. È stato affidato all’EUIPO nel giugno 2012 mediante il regolamento UE n. 386/2012 del Parlamento europeo e del Consiglio.

L’Osservatorio fornisce studi e dati per aiutare nella definizione di politiche efficaci per la tutela dei diritti di proprietà intellettuale e per supportare l’innovazione e la creatività. Inoltre, l’Osservatorio aiuta le autorità preposte al contrasto alla contraffazione e alla pirateria con formazione e banche dati, e lavora con gli uffici della proprietà intellettuale degli Stati membri per aumentare la consapevolezza dei cittadini del valore e dell’importanza della PI”.

Quali i numeri della contraffazione in Europea e in Italia?

“Lo studio che abbiamo realizzato ci parla di 60 miliardi di euro persi a causa della contraffazione; ciò equivale al 7,5 % delle vendite in questi settori e a 116 euro pro capite per i cittadini dell’Unione Europea. Poiché i legittimi fabbricanti producono meno di quanto avrebbero fatto se non esistesse la contraffazione – impiegando quindi anche meno personale – la perdita diretta in questi settori si traduce in 434.000 posti di lavoro in meno in tutta Europa. 

In Italia, i prodotti contraffatti causano annualmente perdite pari al 7,9 % delle vendite per un importo annuo di circa 8,6 miliardi di euro, cioè 142 euro per ogni cittadino italiano”.

La tecnologia Blockchain è la soluzione alla contraffazione?

“Sono già numerosi gli strumenti, le tecnologie e le procedure che contribuiscono alla lotta contro la contraffazione verificando l’autenticità dei prodotti e monitorando la catena di distribuzione. Tra questi vi sono le tecnologie sulla tracciabilità, l’identificazione tramite radiofrequenza, i controlli doganali e le banche dati specializzate, come l’Enforcement Database dell’EUIPO. Tuttavia, tali sistemi funzionano spesso a compartimenti stagni, circostanza questa che le organizzazioni criminali sfruttano a proprio vantaggio. Per questo motivo stiamo considerando nuove vie per rendere più efficace la lotta alla contraffazione. 

L’utilizzo della Blockchain per interconnettere i sistemi e garantire la sicurezza e l’immutabilità dei dati consente la costruzione di un’alleanza tra tutti i livelli della catena di distribuzione in modo tale da garantire l’autenticità delle merci e proteggere i consumatori”.

Quali sono le azioni messe in atto dall’Europa per combattere la contraffazione?

“Grazie agli studi che l’Osservatorio ha condotto negli ultimi anni, oggi c’è una migliore comprensione delle dimensioni e dell’impatto del fenomeno. Adesso c’è la necessità di cercare soluzioni adeguate ed efficaci.

La contraffazione è un fenomeno globale che ovviamente ha bisogno di una risposta a livello internazionale. A tale riguardo, all’EUIPO abbiamo lavorato per creare solide alleanze intese a facilitare tale risposta. Per esempio, abbiamo stretto un’alleanza con Europol che ha portato alla creazione di un’unità specifica la quale si occupa del contrasto alla contraffazione e della pirateria online. Inoltre, collaboriamo con la Commissione Europea e le autorità doganali di tutti gli Stati membri per sostenere il lavoro delle dogane in materia di contraffazione.

Ma, naturalmente, le autorità preposte alla tutela dei diritti devono ricevere informazioni dai proprietari dei marchi e, per facilitare questo scambio, abbiamo costruito una serie di strumenti con il potenziale di rendere la lotta contro le infrazioni dei diritti di proprietà intellettuale molto più efficace”.