MARKET | 28 Giu 2018

Competing with intelligence: il ruolo dei dati

Quando e come il dato diventa strumento predittivo in grado di migliorare i processi aziendali

Il dato come elemento centrale per prendere decisioni strategiche, utili a trasformare la conoscenza in valore economico e vantaggio competitivo. Secondo un recente report IDC, l’impiego di tecnologie cognitive, di Machine Learning e di Intelligenza Artificiale sta ampliando il fronte delle opportunità delle soluzioni di Predictive Analytics, per un mercato che in Italia arriverà a valere 100 milioni di euro nel 2020. 

“Competing with intelligence” l’incipit del rapporto, che sottolinea quanto la trasformazione del settore debba essere sempre più data-driven. La digitalizzazione da una parte e il numero crescente di partner dell’ecosistema che producono dati dall’altra stanno alimentando la richiesta di soluzioni avanzate per la cattura, la gestione e soprattutto l’analisi delle informazioni. Informazioni che devono tradursi in conoscenza utile a migliorare il business.

From Data to Knowledge: come fare?

Cinque sono le chiavi di successo individuate da IDC per far sì che dai dati si possa passare a informazioni utili:

  1. Le nuove tecnologie predittive ovvero “Machine Learning is the king
  2. La data governance, ovvero la capacità di raccogliere, analizzare e riusare le informazioni per migliorare la gestione
  3. La capacità di avere una visione d’insieme sulle diverse fonti di dati
  4. Lo sviluppo di una cultura organizzativa che veda le informazioni come una chiave di successo
  5. La constatazione che non tutti i decisori sono uguali, fattore spesso sottostimato ma che influisce profondamente nella gestione dei processi.

Parola d’ordine: rivalutare strumenti predittivi

Trasformare i dati in conoscenza significa abbandonare la tendenza a utilizzarli soltanto per analisi di tipo descrittivo, per sposare una modalità di lavoro che utilizzi in modo più sistematico le funzionalità di Intelligenza Artificiale al fine di perfezionare e migliorare i processi predittivi. Si rende necessario, pertanto, un cambiamento culturale in azienda, di approccio all’analisi delle informazioni: quello che nel rapporto viene definito come un passaggio dalla Business Intelligence all’Intelligent Business.

Entro il 2020, IDC prevede che in Europa il 75% degli sviluppatori (ISV e aziendali) includerà meccanismi di Cognitive Computing, Machine Learning o Intelligenza Artificiale in almeno un’applicazione, comprese tutte le soluzioni di analytics.

Quali gli investimenti?

Le ultime rilevazioni di IDC vedono il mercato europeo delle soluzioni di Advanced e Predictive Analytics crescere da 991 milioni di euro nel 2017 a 1.150 milioni nel 2020. Nelle aziende italiane la spesa per queste soluzioni sfiorerà i 100 milioni di euro nel 2020, mentre nell’anno passato la spesa italiana per questa tipologia di strumenti si è attestata sugli 83 milioni di euro, con una previsione di crescita in linea con quella europea.

La promessa che Advanced e Predictive Analytics unitamente a tecnologie cognitive e di Intelligenza Artificiale possano fornire consigli e assistenza non solo ai Data Scientist ma a tutti i lavoratori della conoscenza (knowledge worker), ampliando quindi notevolmente la base di utilizzatori, sta ulteriormente alimentando gli investimenti aziendali su questo fronte.