“L’interesse verso i dati aperti non si è mai completamente spento” ha affermato Davide Taibi, ricercatore CNR e responsabile scientifico dell’evento OpenData Sicilia, in un’intervista su questo magazine in cui si faceva il punto sul tema Open Data e Linked Data in Italia.
Se questo è vero, è altrettanto vero che la situazione dei dati aperti ha ancora bisogno di informazione e cultura del dato, investimenti e anche tecnologie che aiutino cittadini e aziende nella fruizione delle informazioni pubblicate.
La frammentazione, uno dei limiti dell’Open Data
Tra i maggiori problemi riscontrati in ambito Open e Linked Data c’è sicuramente quello della frammentazione, dovuto al fatto che si utilizzano piattaforme e standard diversi per la pubblicazione, che diventano ostacolo sia per la ricerca che per la fruizione del dato e per il suo riuso da parte di applicazioni esterne.
Il caso Idra
Per risolvere il problema della frammentazione, il laboratorio di Ricerca e Sviluppo di Palermo di Engineering, nell’ambito del progetto europeo FESTIVAL, ha dato vita a Idra, piattaforma Open Source che fornisce un unico punto di accesso agli Open Data di pubbliche amministrazioni o enti privati provenienti da sorgenti e portali basati su tecnologie eterogenee.
La piattaforma, parte integrante del progetto FIWARE, facendo da unico punto di riferimento per la fruizione dei dati open e linked, risponde a uno degli obiettivi del FOIA, ovvero quello di favorire una maggiore trasparenza nel rapporto tra le istituzioni e la società civile, e incoraggiare un dibattito pubblico informato su temi di interesse collettivo.
5 vantaggi per PA, cittadini e aziende
1. I dati pubblicati su Idra vengono esposti attraverso API aperte e formati standard, dando l’opportunità alle aziende e ai cittadini di riusarli, anche costruendo nuovi servizi o applicazioni a valore aggiunto
2. Con un unico punto di accesso è possibile dare una maggior visibilità ai dati, attraverso un sistema federato accessibile da un maggior numero di utenti e per scopi più ampi (come per esempio analisi statistiche o di mercato)
3. Gli Open Data pubblicati su Idra presentano funzioni avanzate di ricerca, come per esempio la possibilità di effettuarla in multilingua o di visualizzare dei dataset che non sempre si trovano nelle piattaforme in cui sono pubblicati dalle PA
4. I dati pubblicati possono essere rappresentati in modo semplice attraverso strumenti di Data Analytics e Data Visualisation, attraverso i quali i cittadini o specifiche categorie professionali (per esempio i giornalisti) possono fare statistiche, analisi di mercato, ecc.
5. Gli sviluppatori, attraverso la piattaforma Idra, hanno accesso ad API aperte per poter sviluppare nuove applicazioni basate su una grande quantità di dati altrimenti non facilmente accessibili.
Perché una piattaforma Open Source?
La prima versione di Idra è stata sviluppata all’interno del progetto di ricerca europeo FESTIVAL, per poi essere estesa da Engineering ed essere inserita tra i componenti dell’ecosistema europeo FIWARE, una suite di software Open Source a supporto di diversi contesti applicativi, in particolare IoT e Smart City.
“Si è scelto di rilasciare il codice sorgente di Idra con licenza AGPLv3 – afferma Martino Maggio, senior researcher responsabile del progetto Idra – perché molto si investe in azienda su prodotti a codice aperto, che possano non solo andare a soddisfare un’esigenza, ma diventare occasioni di confronto e crescita per gli sviluppatori che hanno la possibilità di contribuire a migliorare costantemente il progetto”.
Quale futuro per Idra?
“Al momento – continua Maggio – Idra è perfettamente funzionante e potrebbe essere utilizzata da qualunque PA ne abbia necessità. Noi continueremo a lavorarci, come gruppo di ricerca, anche seguendo i trend europei in tema di dati aperti e formati standard di riferimento”.