Digital Transformation in PA è prima di tutto investimento su competenze digitali utili a comprendere il fenomeno e come questo possa impattare non tanto sulla tecnologia ma sui processi. “L’aspetto culturale è fondamentale“ – afferma Stefania Papili, responsabile del Servizio ICT Regionale della Regione Emilia-Romagna. “Per questo attraverso il progetto denominato Spring si è puntato, più che sull’aspetto tecnologico, sull’apprendimento di nuove metodologie e sulla formazione di nuovi profili professionali.“
Obiettivo del progetto, realizzato in collaborazione con Engineering, è quindi quello di accrescere le conoscenze su metodologie e tecniche di progettazione User Centered, sviluppo UX-Agile, strategie e tecniche di Data Analytics, oltre che avviare una riflessione sui cambiamenti in termini di ruoli, routine organizzative e processi di lavoro rispetto alla Trasformazione Digitale dei servizi ICT. Il tutto attraverso sessioni di informazione e formazione, analisi di case history, coaching e tutorship e tre project work che si sono focalizzati su: portale per la comunicazione e gestione della strategia regionale di agenda digitale, digital workplace per lo smart working della intranet regionale e sistema digitale per la data visualization e l’accountability delle politiche pubbliche.
Quali competenze all’interno della PA sono da rafforzare, per rispondere a questo cambiamento di paradigma nella gestione dei servizi digitali? Maggiormente quelle di tipo tecnico, scientifico o umanistico?
“In realtà si tratta di introdurre figure e competenze nuove, professionalità che si stanno affacciando da poco nel mondo del lavoro, non solo nella PA ma anche nel privato, e che sono l’esito di recenti percorsi universitari o che si sono formate direttamente sul campo, con competenze multidisciplinari (un esempio quello del data scientist) o specializzazioni in ambiti nuovi soprattutto per la PA come possono essere i metodi di progettazione DevOps e Agile, la cybersecurity, la big data analytic, le applicazioni di business intelligence. Il tutto visto in un’ottica di applicazione sui servizi agli utenti che devono essere sempre più personalizzati e multicanale.“
Quali le persone coinvolte nel progetto di sviluppo delle competenze?
“Nell’intero processo sono state coinvolte tutte le persone dell’Area Sviluppo, ma le fasi iniziali e finali del percorso sono state condivise con i responsabili anche delle altre Aree del Servizio ICT (sistemi, infrastrutture, postazioni di lavoro, identity management) proprio per favorire maggiore trasversalità e condivisione degli obiettivi e delle metodologie introdotte.“
Come si procederà con il progetto al termine delle attività di project work?
“L’obiettivo è fare proprie le nuove metodologie sperimentate, sia per lo sviluppo interno che per la predisposizione di contratti con i fornitori, e introdurre un nuovo modello di analisi dei bisogni dell’Ente, che vada oltre gli aspetti tecnologici e sappia invece interpretare le esigenze connesse al raggiungimento degli obiettivi strategici di Amministrazione.“
Su quali aspetti e su quale valore attribuito ai dati si è puntato nel progetto?
“Nel corso del progetto si è data grande rilevanza alla capacità di raccogliere, analizzare, elaborare, interpretare, diffondere e visualizzare dati a fini analitici, predittivi o strategici. Si è puntato in particolare sulla data visualisation e la social sentiment analysis.“
Quanto è possibile e utile investire nel Data driven government in PA? Come agevolare tale processo?
“La rivoluzione digitale ha fatto crescere esponenzialmente la quantità di dati a disposizione, tanto strutturati quanto destrutturati. Riuscire a gestire e analizzare questi dati, trasformandoli in conoscenza, potrà migliorare sensibilmente la capacità decisionale e di governo anche della PA. Il contesto normativo e tecnologico è ad uno stadio di maturità che rende tangibile la possibilità di realizzare Decision Support Systems.
Anche la nostra Amministrazione sta dimostrando grande attenzione a questi fenomeni. Il percorso formativo realizzato va nella direzione di creare all’interno dell’Amministrazione le competenze sia culturali sia tecnologiche che sono condizione essenziale per la Trasformazione Digitale.“