Il mondo è cambiato e noi con lui. È cambiato in modi che ancora non possiamo comprendere completamente. Di una cosa però possiamo essere sicuri: dopo questa crisi non sarà più lo stesso.
Emergenze come questa, infatti, non solo mostrano chiaramente il mondo così com’è, ma ne mettono in evidenza le crepe e le debolezze più grandi. La pandemia di Covid-19 è stato un enorme stress test per la società e le organizzazioni. E come tutti gli stress test che funzionano, ha evidenziato ciò che è solido e resiliente e ha fatto emergere chiaramente tutto ciò che era fragile e si è rotto.
Si dice che ogni grande crisi modelli il corso della Storia e che le difficoltà possano anche avere impatti positivi, mostrando rapidamente delle alternative allo status quo, rivelando nuove opportunità e svelando anche la resilienza delle parti che hanno tenuto.
La sfida che ci aspetta, quindi, non è solo riparare ciò che è andato in pezzi, ma costruire una nuova versione della normalità in un mondo post Covid-19: il New Normal.
Saremo tutti chiamati a ricostruire il nostro nuovo mondo e abbiamo l’opportunità di ricostruirlo meglio di prima.
Un mondo post-Covid tra Trasformazione Digitale e nuovi valori
La tecnologia è stata il principale fattore abilitante durante tutta la prima fase della crisi: ci ha permesso di restare in contatto con il mondo (con le istituzioni come con i nostri famigliari), ha contribuito a mantenere l’operatività delle organizzazioni – grazie al Digital Workplace e agli strumenti di collaborazione a distanza, utilizzati anche nel mondo della scuola -, ha supportato la gestione dell’emergenza medica attraverso piattaforme dati che hanno permesso di agire in modo deciso e veloce. La crisi del Covid-19 ha chiaramente dimostrato alle organizzazioni che ritenevano la Trasformazione Digitale solo un concetto astratto o un elemento qualsiasi nella loro lista delle priorità, che invece è di vitale importanza per la sopravvivenza di qualsiasi business o servizio. Nella maggior parte dei settori, infatti, si è visto che più i processi sono digitalizzati, meno interruzioni subiscono.
Questa crisi ha anche messo in evidenza alcune realtà e fornito alcune risposte che potrebbero esserci di aiuto mentre ridefiniamo come costruire il New Normal, per identificare quali valori fondanti ci potrebbero guidare mentre la nostra società e le nostre aziende si adattano ed evolvono verso il futuro.
In tutto il mondo, quando nelle prime settimane dell’emergenza si è trattato di scegliere tra salvaguardare l’economia o la vita umana, è stata scelta quest’ultima, fermando fabbriche, uffici, intere città e nazioni. Questo potrebbe cambiare molte cose da qui in avanti. Nuovi valori fondanti di sostenibilità, responsabilità sociale, così come i concetti di agilità e mobilità nel modo di lavorare stanno emergendo e potrebbero cambiare, da qui in avanti, il modo in cui vengono prese le decisioni. Su queste premesse, quando il mondo riprenderà le proprie attività, la tecnologia sarà un forte abilitatore.
Questo ci porta a un’altra verità svelata dalla crisi, ovvero quella legata alla nostra capacità di cambiare: in che misura e con quale velocità le società moderne possono modificare i propri schemi di vita?
È ora di pensare fuori dagli schemi
L’emergenza Covid-19 ha mostrato quante e quali organizzazioni sono state in grado di trasformare i modelli di lavoro e di servizi dall’oggi al domani. Istituzioni, scuole, sanità, imprese che avevano già digitalizzato i processi core, o erano in grado di farlo rapidamente, sono state in grado di continuare a erogare i propri servizi, nonostante tutte le difficoltà circostanti. Già alcune stavano lavorando in questa direzione mentre altre si sono trovate a dover espandere rapidamente le proprie capacità in poche settimane. Altre ancora, invece, sono state colte impreparate e ne stanno subendo le conseguenze.
Il cambiamento probabilmente era già maturo, ma non tutti lo vedevano. Questa crisi lo accelererà definitivamente. Cresceranno gli investimenti per espandere o iniziare attività di Trasformazione Digitale.
Nelle settimane e nei mesi che verranno, saremo tutti chiamati a ricominciare, a ripartire da zero, a riparare e ricostruire. Sviluppare un nuovo oggi e migliorare il bilanciamento tra business e sostenibilità. La tecnologia e i nuovi metodi di lavoro rappresentano alternative reali e fattibili.
In questa tragedia abbiamo la possibilità di forgiare un nuovo percorso e di non riprendere vecchie strade. Siamo all’alba di una nuova era: un’era guidata dai dati, che potrebbe benissimo essere un Nuovo Rinascimento. Questo è il momento di pensare fuori dagli schemi e accelerare la digitalizzazione del nostro modo di lavorare e la trasformazione dei processi core.
Abbiamo sperimentato il potere del dato, trasversale a molti domini, come elemento fondante di un mondo più sicuro e produttivo, di ecosistemi digitali che possono plasmare una nuova cittadinanza digitale.
Siamo in grado di ricostruire il nostro mondo, riconoscendo che i nostri valori chiave si basano sull’essere umano e sulla sostenibilità del lavoro? È arrivato il momento di costruire un mondo nuovo e migliore. Di rivedere e ripensare molte delle nostre barriere mentali e sociali. È arrivato il momento di guardare avanti e cambiare.
La vera sfida non sarà soltanto sistemare quanto è stato danneggiato o distrutto, ma pensare in modo differente, provare nuove idee. È arrivato il momento di ascoltare, imparare, guarire, rialzarsi ed evolvere. Tutti insieme.
Costruire il New Normal
È giunto il momento di ri-mappare le nostre necessità e tutto il nostro ecosistema. E la tecnologia insieme a tutte le promesse che porta in dote, sarà fondamentale per trovare nuovi punti di vista sul domani e rimodellare la società.
La crisi che stiamo vivendo ha messo in evidenza come siamo tutti indissolubilmente legati a giganteschi ecosistemi sociali, economici e fisici, in cui viviamo e operiamo. Siamo dipendenti da loro, ma possiamo anche governarli e ridurre le distanze attraverso delle interconnessioni che le nuove tecnologie ci aiutano a costruire e attuare, indicandoci in tempi rapidi le domande da porci e le risposte che ci servono.
In questo modo gli ecosistemi non saranno più semplicemente dei mercati da sfruttare, ma diventeranno parte dei nostri piani di contingency e molti di essi, nei prossimi mesi, dovranno essere ridisegnati.
Lo abbiamo detto: il mondo è cambiato e così anche le aziende, le organizzazioni, i processi e il nostro modo di sfruttare le tecnologie. La crisi non sta solo accelerando molte delle trasformazioni che erano già in atto, ma ne indirizzerà di nuove. È tempo quindi di capire dove siamo ora, cosa non ha funzionato e di evolvere verso un nuovo domani.
È giunto il momento di immaginarsi il New Normal seguendo le continue ondate di innovazione create dalla tecnologia, incorporando nuovi e fondamentali valori legati alla sostenibilità e preservando l’umanità.
È giunto il momento di trovare il nostro posto nella Storia, rimodellando questo mondo e consegnando un nuovo domani, il nostro New Normal.
Edward Abbiati ed Emiliano Coraretti