PEOPLE | 3 Mag 2019

Professione Web & Blockchain Researcher: storia di Ferdinando Bosco

Apertura al cambiamento, solide basi tecniche e voglia di sperimentare. Ecco la carta d'identità di chi lavora con una tecnologia che sta rivoluzionando la nuova era digitale

I’m a web developer, an engineer in computer science and a new technologies enthusiast”. Così si presenta su LinkedIn Ferdinando Bosco, ricercatore specializzato in sviluppo web e Blockchain, entrato in Engineering nel 2012, dopo un tirocinio in azienda e al conseguimento della laurea in Ingegneria informatica. “Non mi posso considerare uno sviluppatore classico – precisa subito Ferdinando – perché faccio anche molta ricerca. Lavoro su progetti europei, in particolare nel settore energia e media, e da un paio di anni mi occupo di Blockchain”.

La formazione universitaria ha aiutato il tuo percorso professionale?

“All’Università ci si concentra soprattutto su nozioni teoriche, mentre in azienda si trova applicazione pratica a quanto si è studiato. Anche se, senza queste basi che alcuni definiscono astratte, non è possibile fare bene questo lavoro. Infatti è proprio grazie al percorso universitario che ho acquisito l’indispensabile problem solving e la capacità di cercare sempre cose nuove, che siano tecnologie, linguaggi o tecniche necessarie per fare meglio la mia professione. Se dovessi dare un consiglio a un ragazzo che vuole occuparsi di sviluppo o ricerca sulle tecnologie, gli direi di scegliere facoltà scientifiche, ingegneria in primis”.

Qual è la parte migliore di questo lavoro? E la più difficile?

“Credo che la parte più bella sia proprio legata alla necessità continua di cambiare, di affrontare cose nuove, imparare linguaggi che non si conoscono. Il lavoro non è mai uguale e c’è una forte spinta al miglioramento continuo. Ovviamente quello che impari devi poi saperlo mettere in pratica, soprattutto quando si avvicina la scadenza di una consegna e i ritmi di lavoro si intensificano. La parte più difficile, quindi, è sapersi organizzare per equilibrare la formazione continua con la necessità di rispettare le deadline”. 

Cosa fa un ricercatore specializzato in sviluppo web e Blockchain nel corso delle sue giornate?

“L’attività di un ricercatore è principalmente focalizzata sui progetti, che solitamente durano da 1 a 3 anni e prevedono la raccolta dei requisiti, la progettazione, lo sviluppo software, la scrittura di documenti e meeting, sia on line che fisici. Ogni ricercatore svolge ruoli diversi, io in particolare mi occupo della progettazione e dello sviluppo di tecnologie web e Blockchain, ma partecipo anche alla scrittura dei documenti e ai meeting.

La parte restante del tempo è dedicata allo studio e alla ricerca di informazioni utili sia alle attività in corso che alla scrittura di progetti nuovi: lo studio di tecnologie nuove e innovative deve infatti essere seguito da un approfondimento finalizzato all’applicazione di quanto trovato. Queste attività di ricerca, insieme al confronto continuo con i colleghi, i partner, i gruppi di esperti che si frequentano in Rete, permettono di restare sempre formati e aggiornati”.

Cosa significa oggi occuparsi di Blockchain?

“Fortunatamente lavoro su Blockchain da quando non era ancora di moda. La cosa che da subito più mi ha colpito di questa tecnologia è la possibilità di abilitare un processo democratico. Mi ha fatto pensare al Web: anche questo non ha un’autorità centrale e si è sviluppato in modo autonomo, democratico e trasparente come Blockchain. Gli ambiti di applicazione oggi sono infiniti: si va dalla finanza al settore energia, dalla PA ai media. In ogni processo in cui c’è la necessità di certificare un passaggio, in modo che non ci sia possibilità di manomissione, si può pensare a Blockchain. Per esempio si può applicare nella lettura di contatori o nella certificazione di documenti da archiviare. Siamo solo all’inizio: dovremo scoprire molti altri aspetti della tecnologia per renderla davvero utile e attrattiva, al di là della moda del momento. 

Quindi si può dire che questa tecnologia sta ponendo delle sfide importanti…

“La Blockchain è una delle tecnologie che più stanno rivoluzionando la nuova era digitale e ha una gamma di applicazioni tendenzialmente infinite. Le sue potenzialità non sono ancora state del tutto sfruttate e lavorare in questo ambito rende partecipi di un cambiamento che sta tuttora avvenendo e potrebbe avere un enorme impatto negli anni avvenire. La sfida non è semplice, perché la tecnologia è molto avanzata e abbastanza complessa, ma studiando e sperimentando sul campo la tecnologia Blockchain può dare enormi soddisfazioni”.

Ci parli di uno dei progetti che stai seguendo?

Al momento mi occupo di eDream, un progetto europeo in ambito energetico: in questo caso la Blockchain è applicata sia per la certificazione dei dati provenienti da smart meter, i cosiddetti contatori intelligenti che registrano in maniera sicura e trasparente l’energia prodotta e consumata da un utente, sia per la gestione di un marketplace distribuito, che offre servizi di flessibilità e Demand/Response all’interno di smart grid”.

Cosa serve per poter svolgere il tuo lavoro?

“Come già detto, la differenza sostanziale tra uno sviluppatore classico e un ricercatore, è sapersi adattare al cambiamento. Ogni progetto porta con sé delle novità, sia a livello di progettazione che di sviluppo, quindi è fondamentale conoscere diversi linguaggi di programmazione e soluzioni tecnologiche, anche in maniera non troppo approfondita, e sapersi specializzare di volta in volta nel minor tempo possibile. Per quanto mi riguarda ho imparato a utilizzare la maggior parte dei linguaggi di programmazione web, come Javascript, Python, PHP e i relativi framework (AngularJS, Django, Laravel), diverse tecnologie Blockchain più avanzate, come Ethereum, Multichain, Hyperledger. Poi, ovviamente, bisogna possedere una buona padronanza della lingua inglese, perché alle attività di sviluppo affianchiamo meeting con i partner europei e produciamo documenti in lingua inglese come risultato del nostro lavoro”.

Quali sono i siti, i blog, le news che consulti ogni giorno?

“Se parliamo di Blockchain, sicuramente Coindesk, uno dei siti internazionali più famosi sul tema. Poi Eu Blockchain Forum, l’osservatorio ufficiale dell’UE su Blockchain e Cryptominando, un sito italiano dove è possibile consultare guide tecniche molto utili. Un must per la programmazione web, dove si trovano articoli tecnici e guide che consulto è Scotch.ioConsulto spesso anche il blog tecnologico di Netflix, azienda all’avanguardia che si impegna a rendere open source tutta la sua esperienza tecnologica sul web e alla quale ci siamo ispirati per un nostro progetto”.

Il titolo di un libro che terresti sul comodino?

“Sul comodino solitamente tengo romanzi di avventura o di genere fantasy, i miei preferiti. Ma a chi vuole approcciarsi a questa professione suggerisco assolutamente di leggere Clean Code. Guida per diventare bravi artigiani nello sviluppo agile di software di Robert Martin e Design Patterns – Elementi per il riuso di software ad oggetti della Gang of Four, in arte Erich GammaRichard HelmRalph Johnson e John Vlissides. Per quanto riguarda la tecnologia Blockchain, un fantastico libro che ho letto è La macchina della verità. La blockchain e il futuro di ogni cosa di Michael Casey, che approccia questa nuovissima tecnologia e la sua rivoluzione tecnologica da un punto di vista alternativo”.