Inclusione, Condivisione, Interazione, Ricerca, Esperienza Immersiva… sono state le parole più ricorrenti pronunciate dalle 8 squadre di giovani ragazzi e ragazze che hanno partecipato a #TIMBoxHackathon, la maratona di 30 ore di progettazione di servizi fruibili con TIM Box e basati su Mixed Reality organizzata da TIM ed Engineering il 27 e 28 settembre a Orvieto.
Invitati sul palco del prestigioso Palazzo del Popolo i giovanissimi studenti e non hanno presentato le proprie idee in un pitch di otto minuti, mettendo in rilievo bisogni e nuove esigenze degli utenti, soluzioni tecniche utili a soddisfarle, sostenibilità economica della “invenzione” e soprattutto carattere innovativo in tema di Mixed Reality.
“Attraverso esperienze come questa dell’hackathon – ha commentato Gianluca Polegri, direttore Mobile Solutions di Engineering – abbiamo la possibilità di comprendere ciò che i giovani pensano per integrare il loro nuovo modo di pensare nelle nostre strategie e nei nostri servizi”.
Tante e diverse le nuove idee da integrare che vanno da nuove modalità di acquisto di oggetti, a differenti occasioni di informarsi e formarsi oltre che di divertirsi. A poter fruire del primo premio, ovvero della possibilità di vivere una esperienza professionale in Engineering della durata di 6 mesi, la squadra Fucsia, composta dagli ingegneri informatici Emanuele Belia e Diego Tognelli e dalla Graphic Designer Alessandra Denti. “TIMReality” il nome della loro idea che permette, attraverso la realtà aumentata, l’accesso a informazioni aggiuntive su contenuti tramite TIM Box, quali attori, musicisti, videogiochi, oltre che l’interazione da smartphone tramite il semplice movimento della mano (“gesture”).
“La Mixed Reality – ha sottolineato Massimo Canducci, Chief Innovation Officer di Engineering, che ha condotto la presentazione dei progetti – è un nuovo modo di accedere al mondo reale inserendo stati informativi provenienti dalla realtà virtuale e interagendo in modo nuovo e attivo”. Una tecnologia spendibile in diversi settori quella della Mixed Reality, probabilmente ancora poco utilizzata, ma oggi possibile da proporre agli utenti grazie alle potenze di calcolo disponibili e alla strumentazione hardware diventata accessibile a tutti.
“Ciò che oggi trattiene gli utenti dall’acquistare on line è spesso l’impossibilità di toccare con mano gli oggetti”. Così una delle ragazze della squadra Blu – seconda classificata e composta da Maria Rumori, Rosa Santelia e Alexandru Aprodu – ha presentato il progetto “TIMShop”, che permette tramite visore e guanti di immergersi nell’esperienza dell’acquisto on line percependo al tatto la sostanza delle cose da mettere nel carrello virtuale.
“TIMLearning” e la possibilità di formarsi da casa, superando le barriere di accesso alle università che persone con difficoltà possono avere, la terza idea premiata. Non solo lezioni a distanza, ma la facoltà, grazie alla Mixed Reality, di vivere pienamente la condivisione dell’esperienza di apprendimento con docenti e compagni di corso. Anche in questo caso la squadra era composta, in modo misto, da uomini e donne: Alessio Magi, Gabriele Papalino, Leonardo Picchiami e Elena Sassara, a dimostrare che nei gruppi di progettazione il valore della differenza di genere si esprime al massimo.
“Per poter condurre altre aziende nel processo di trasformazione digitale – ha affermato Claudio Biestro, Direttore HR di Engineering – è necessario aprirsi a diverse occasioni d’incontro che arrivano dalla scuola, dall’università e da momenti come questo organizzato a Orvieto, per poter attingere a giovani talenti in grado di portare nuove progettualità e tanta voglia di mettersi in gioco”.
Quella voglia di sfidarsi e giocare che traspirava da ogni parola dei tanti ragazzi saliti sul palco, pronti a raccontare un futuro che è già qui.